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Codice fiscale

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CHE COS’È

Il codice fiscale costituisce lo strumento di identificazione delle persone fisiche e dei soggetti diversi dalle persone fisiche in tutti i rapporti con gli enti e le amministrazioni pubbliche.

Ai cittadini che hanno diritto anche all’assistenza sanitaria da parte del Servizio Sanitario Nazionale, viene rilasciata la Tessera sanitaria (che contiene anche il codice fiscale).

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L’unico valido è quello rilasciato dall’Agenzia delle Entrate.

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Il codice fiscale viene attribuito alla nascita o alla costituzione per le associazioni e gli enti.

Per le Società iscritte al Registro delle imprese il codice fiscale dal 6/12/2000 coincide con il numero di iscrizione al Registro (le prime 7 cifre corrispondono al “numero sequenziale”, seguito da 3 cifre che identificano l’Ufficio e 1 cifra di controllo). Per tutti i soggetti contribuenti non persone fisiche dotati di una Partita Iva (trust, stabili organizzazioni, società, associazioni con partita Iva, fondazioni) la stessa normalmente ha anche funzione di codice fiscale.

 

COME RICHIEDERLO

Neonati: il codice fiscale viene attribuito dai Comuni ai neonati, al momento della prima iscrizione nei registri dell’anagrafe della popolazione residente, attraverso il sistema telematico di collegamento con l’Anagrafe tributaria.

Ai nuovi nati, dopo l’attribuzione del codice fiscale da parte del Comune o di un ufficio dell’Agenzia delle Entrate, viene inviata automaticamente una tessera sanitaria con validità di un anno; alla sua scadenza, una volta acquisiti i dati di assistenza dall’ ULSS competente, viene inviata la tessera con scadenza standard.

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Stranieri: l’attribuzione del codice fiscale ai cittadini stranieri che presentano domanda di ingresso nel territorio agli sportelli unici per l’immigrazione, per lavoro subordinato e ricongiungimento familiare, viene effettuata dagli stessi sportelli attraverso il sistema telematico di collegamento con l’Anagrafe tributaria. Al momento della convocazione allo sportello il cittadino riceve anche il certificato di attribuzione del codice fiscale.

Le questure, tramite collegamento telematico con l’Anagrafe tributaria, attribuiscono il codice fiscale ai cittadini stranieri che ne sono sprovvisti e richiedono il rilascio/rinnovo del permesso di soggiorno.

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Residenti all’estero: i cittadini residenti all’estero, che hanno necessità del codice fiscale, ne chiedono l’attribuzione alla rappresentanza diplomatico-consolare italiana nel paese di residenza. Il codice fiscale viene attribuito dai Consolati attraverso il sistema telematico di collegamento con l’Anagrafe tributaria.

La generazione del codice fiscale, la produzione e l’invio della tessera rimangono a cura dell’Agenzia delle Entrate e nessun soggetto esterno, tranne la Sogei – Società generale d’informatica Spa – è autorizzato a produrre programmi software per il calcolo del codice fiscale e tanto meno a stampare la relativa tessera.

Il cittadino sprovvisto del codice fiscale può richiederlo a un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate, utilizzando il modello AA4/8.

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Nella richiesta di attribuzione vanno indicate correttamente le generalità anagrafiche e il domicilio fiscale, presso il quale verrà recapitata la tessera con l’indicazione del codice fiscale attribuito.

Insieme alla richiesta, il cittadino italiano o appartenente a uno Stato dell’Unione europea deve esibire un documento di riconoscimento in corso di validità. Per i minori, la richiesta viene presentata dal genitore che esibisce il proprio documento d’identità.

 

Il cittadino proveniente da un Paese extra Ue esibisce, in alternativa:

  • il passaporto valido, con relativo visto (quando prescritto), o altro documento riconosciuto dalle autorità italiane
  • l’attestazione di identità rilasciata dalla rappresentanza diplomatica o consolare in Italia del Paese di appartenenza (con relativa foto dell’interessato)
  • il permesso di soggiorno valido
  • la carta d’identità rilasciata dal comune di residenza.

 

IN CASO DI SMARRIMENTO

Se il tesserino di codice fiscale viene smarrito o rubato oppure deteriorato o illeggibile è possibile chiederne un duplicato. Un’applicazione consente di richiedere il duplicato indicando il codice fiscale oppure i dati anagrafici completi. Per motivi di sicurezza viene richiesto di indicare anche alcuni dati relativi alla dichiarazione dei redditi presentata nell’anno precedente.

I cittadini residenti all’estero possono richiederne un duplicato rivolgendosi al Consolato italiano nel Paese di residenza.

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